La Guinea Bissau è una piccola nazione dell’Africa occidentale subsahariana affacciata sull’Oceano Atlantico, confinante a nord con il Senegal e a sud con la Guinea. Si estende su una superficie di 36.000 chilometri quadrati con una popolazione di circa 1.500.000 abitanti (dati 2006). La maggior parte della popolazione (75%) è insediata in ambito rurale mentre la restante popolazione urbana si concentra nella capitale Bissau. È uno dei paesi più poveri del mondo con un Indice di Sviluppo Umano di 0,348 e nella graduatoria si colloca al 172° posto su un totale di 177 paesi. Circa l’80% della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno e la maggior parte degli indicatori sociali sono al di sotto della media africana. Colonia portoghese per cinquecento anni, fino alla guerra di indipendenza del 1974, dalla caduta del colonialismo non si percepiscono segni di sviluppo anzi, se prima sussisteva un mercato, una realtà di aziende, una struttura civica, oggi si assiste ad un degrado generale e ad un senso di abbandono e di inaffidabilità. Le realtà pubbliche ( la sanità, l’istruzione, l’amministrazione, etc.) sono decisamente deficitarie. Nel paese i segni di civiltà si riducono alla presenza delle grandi organizzazioni internazionali e alle realtà di supplenza (ospedali, ambulatori, scuole, centri di formazione professionale, etc.) legate alla Chiesa cattolica e alle missioni. La speranza di vita media è di 47 anni, in particolare 45 anni per gli uomini e 48 anni per le donne. Delle nuove nascite il 12,6% muore prima di aver raggiunto un anno di vita e un altro 20,3% non arriva ai 5 anni. Le malattie più diffuse sono: malaria, tubercolosi, dissenteria anemica, AIDS e denutrizione cronica. I posti letto nelle strutture sanitarie sono insufficienti e spesso i malati vengono rifiutati perché non in grado di pagare. Infatti, chi viene ricoverato in ospedale deve comprare tutti i medicinali e anche ogni eventuale altro materiale sanitario (bende, siringhe, fili di sutura). Anche il personale medico e paramedico è del tutto insufficiente quanto a numero e, spesso, anche a preparazione.